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Veduta esterna del Borgo medievale di Nettuno |
Come vorrei che fosse la mia città
di Bruno Morelli
La volontà di organizzare
un incontro dal titolo "Far funzionare la Città", mi ha fornito
l'occasione per riflettere su come vorrei che fosse la mia città. Tante cose
sarebbero da rivedere e pianificare, soprattutto se penso a una Nettuno
efficiente sotto ogni aspetto e lungo tutta la sua estensione, dal centro
storico alla più lontana periferia.
In primo luogo la mia
riflessione vuole soffermarsi sulla necessità di un ammodernamento della
struttura amministrativa e dei servizi. Questo è possibile attraverso una
riorganizzazione dei settori per aree omogenee. Si potrebbe pensare, ad
esempio, all'apertura di alcuni uffici comunali nei quartieri periferici o
all'attivazione di sportelli anagrafici, tributari e di comunicazione
utilizzando la tecnologia di
rete. La revisione di tutti i regolamenti comunali
e il conseguente aggiornamento e adeguamento secondo le nuove normative vigenti
porterebbe sicuramente Nettuno ad essere una città più moderna.
Non solo, tutto ciò che
muove la macchina amministrativa dovrebbe poi essere portato a conoscenza dei
cittadini, nella logica di un "catalogo di trasparenza" che
permetterebbe davvero a tutti di conoscere, comprendere e partecipare,
abbattendo finalmente il muro della burocrazia che negli anni ha creato un
enorme divario tra cittadini e amministratori.
Per arrivare a questo,
credo che sia indispensabile assicurare la migliore trasparenza degli atti
amministrativi assumendo decisioni e comportamenti amministrativamente
ineccepibili, tali da garantire equità nell'erogazione dei servizi, passando
però attraverso una rigorosa scissione del momento della decisione politica
(partiti/istituzioni) da quello della prestazione del servizio, che va affidato
in via esclusiva a strutture tecniche imparziali.
Solo così i servizi al
cittadino (da quelli sociali a quelli per le famiglie, da quelli per gli
anziani a quelli scolastici) potranno tornare a chiamarsi tali, perché
trasparenza e legalità assicureranno quel senso di solidarietà che ormai manca
da tempo.
In particolare credo che
debba essere perseguita la tutela degli anziani, potenziando i servizi di
assistenza domiciliare, agevolando il volontariato civile e religioso e
ricompensando l'assistenza dei familiari.
Gli anziani dovrebbero
essere dotati di una struttura stabile d'incontro e di svago inserita nel
contesto urbano, edilizio e sociale della città. Una struttura attrezzata di
tutti gli strumenti utili così da renderli partecipi della vita e della
crescita civile e collettiva nettunese. Non dimentichiamo che proprio gli
anziani sono testimoni di arti e mestieri della tradizione locale, e progetti
che ne prevedano l'interazione con gli enti scolastici del territorio sarebbero
di grande interesse per la tutela della nostra memoria storica.
In merito ai servizi
sociali generali non credo sarebbe una cattiva idea quella di avviare una
campagna per rendere la città di Nettuno più pulita. Altro elemento è la
valutazione concreta e definitiva con enti preposti per l'approntamento di una
serie di interventi finalizzati alla difesa del litorale contro il fenomeno
dell'erosione.
Infine, se penso a come far
funzionare la mia città, porterei all'attenzione di tutti il problema dei
parcheggi. Anche in tal senso si potrebbe condurre un'analisi del territorio
che porti all'individuazione di ampie aree da destinare al parcheggio.
Lascio a voi ora la
possibilità di riflettere e ampliare queste mie considerazioni, perché è
importante dire ciò che vorremmo fare e sarà ancora più importante essere
credibili, realizzandolo davvero.