Pubblichiamo di seguito l'articolo pubblicato oggi sul settimanale IlGranchio
La critica di Carlo Eufemi, capogruppo
dell’opposizione di centrodestra in consiglio comunale a Nettuno è frontale. E
non si limita a parlare del parcheggio di piazza Berlinguer, i cui lavori sono
inesorabilmente fermi da giugno. Va oltre, verso altre criticità “sulle quali – precisa
Eufemi – l’amministrazione Chiavetta si è incartata”.
La vicenda del parcheggio doveva approdare finalmente in
consiglio comunale, ma non se ne è fatto più niente. Che notizie avete in
proposito?
“Nell’ultimo consiglio comunale, a dicembre, il capogruppo
del Partito democratico aveva assicurato che l’argomento sarebbe stato
finalmente portato in consiglio entro gennaio. Siamo ai primi di febbraio, ma
non ci risulta ancora alcuna convocazione”.
Che idea vi siete fatti della vicenda parcheggio?
“Semplice, non vengono in consiglio perché non sono in grado
di dare risposte convincenti su una procedura fatta letteralmente con i piedi.
E’ bene ricordare ai cittadini che i lavori sono stati avviati su un’idea di
progetto non cantierabile perché in assenza dei pareri tecnici fondamentali.
Deve essere ben chiaro che sul parcheggio di piazza Berlinguer non esiste un progetto
esecutivo eppure i lavori sono iniziati. E’ grave. E ancora più grave è che
tutta la materia sia stata sviscerata in Giunta tenendo volutamente all’oscuro
il consiglio comunale. Sarebbe scandaloso se risultasse corrispondente al vero
una lievitazione dei costi in base al parere del Genio civile che, a quanto mi
risulta, esiste eccome. Magari con un sereno confronto sarebbe stato possibile
aiutare l’amministrazione comunale a evitare errori nella procedura del
project-financing. E invece hanno ritenuto di essere capaci e si sono
incartati. A giugno, in campagna elettorale, il sindaco Chiavetta aveva
assicurato che avrebbe presentato il progetto esecutivo del parcheggio, ma a
oggi abbiamo avuto solo parole. E poi c’è anche un altro aspetto che ci preoccupa…”
Quale?
“Ci chiediamo se c’è qualcuno che ha fatto una perizia per
capire se quello scavo possa aver arrecato dei rischi ai palazzi circostanti:
chi ha deciso di sbancare così? Un ruspista o un tecnico? E’ al sicuro la
palazzina del Presidio che si affaccia sulla buca? Aspettiamo risposte. Come
quelle sulla solidità della società Parkroi che ha effettuato lo scavo e
dovrebbe realizzare l’opera: è normale che abbia un capitale sociale di soli 10
mila euro, ben 11 milioni di debiti alla fine del 2011, mentre alla Camera di
Commercio non risulta ancora aver depositato il bilancio 2012? Insomma, era
questa l’impresa giusta per un’opera del genere? Passaggi mancanti e omissioni
sulle quali auspichiamo di confrontarci a 360 gradi in consiglio comunale. Per
altro abbiamo già posto alcuni quesiti a fine settembre al nuovo dirigente
dell’Area Lavori Pubblici, ma a tutt’oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta
sui molteplici dubbi che accompagnano questo intervento. Abbiamo cercato di
coinvolgere anche la segretaria comunale, ma il risultato è stato lo stesso.
Zero trasparenza”.
Come opposizione avete di recente anche sollevato il
problema del futuro dell’edificio che fino al 2009 aveva ospitato la casa di
riposo “Tosi” chiedendo la convocazione di un consiglio comunale…
“Abbiamo chiesto un consiglio su questo argomento per capire
il futuro dell’edificio che avrebbe dovuto ospitare una sede universitaria.
Un’idea da approfondire di cui però, come spesso accade a Nettuno, si sono
perse le tracce. Per non parlare del teatro comunale: è bene che si sappia che
sono stati spesi 700 mila euro con mutuo contratto dal Comune, mentre 1,3
milioni stanziati dalla Regione Lazio sono andati in perenzione, ossia sono
andati persi. E con la crisi che c’è, si ha anche il coraggio di tornare a
chiedere contributi alla Regione. Al netto delle polemiche per completare il
teatro oggi servono almeno 2 milioni di euro. C’è qualcosa che non quadra anche
in questa storia. Come si può capire sono questioni nodali che vanno affrontate
al più presto nella sede opportuna, cioè in consiglio comunale”.
Emergenze a parte, quali saranno le vostre indicazioni per
la città?
“Crediamo che sia arrivato il momento di lavorare su un
bilancio di previsione concreto che preveda, tra le priorità, interventi
concreti finalizzati alla messa in sicurezza delle scuole cittadine e in
generale del territorio. Dopo i quasi due milioni spesi nel 2013 in feste,
concerti ed eventi crediamo sia arrivato il momento di indicare un indirizzo di
gestione più responsabile rispetto alla tendenza spendacciona che ha mostrato
fino ad oggi questa amministrazione comunale”.
(fonte: ilGranchio - n. 6 del 14 febbraio 2014. Sito web: www.ilgranchio.it)