L’Amministrazione CASTO non
smette di stupire con atteggiamenti e decisioni improntate al ripudio di ogni
minima forma di trasparenza e correttezza dei procedimenti adottati.
L’ultima trovata, che ha
suscitato diffuse perplessità nel merito e nella forma, è la scelta, con atto
di Giunta, di autorizzare una attività commerciale per ristorazione e altro di
forte impatto ambientale, su uno dei tratti di spiaggia libera a disposizione
della città.
Al di là del merito di tale
decisione che comunque sottrae alla fruizione per scopi balneari un ampio
tratto del demanio marittimo, sorprende, leggendo il corpo della deliberazione
adottata dalla giunta comunale, che la stessa si sia arrogata il diritto di
vagliare, comparare e decidere in merito alle proposte pervenute, assumendosi
competenze proprie di attività gestionali che dovrebbero essere in carico ai
dirigenti. Tra l’altro, come è facile rilevare, contravvenendo agli stessi
articoli del Regolamento Regionale in materia di demanio marittimo che la stessa
Giunta cita nella premessa della delibera.
Quanto deciso da Casto e dai
suoi assessori, perciò, non ci piace affatto perché sottrae alla libera fruizione
uno dei pochi lembi di spiaggia non in concessione, perché sembra palesemente
in contrasto con le norme vigenti e perché è la risultanza di condotte
amministrative e politiche improntate a spregiudicatezza ben calcolata e non
solo a superficialità magari perdonabili.
Invitiamo perciò le autorità
competenti a fare piena luce sugli atti assunti e sosteniamo l’azione dei
nostri Consiglieri Comunali Carlo Eufemi e Maria Antonietta Caponi che
porteranno tale vicenda all’attenzione del prossimo Consiglio Comunale
Direttivo
Con La Gente per Nettuno
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