domenica 14 aprile 2013

Albergo diffuso: la proposta "salva-Borgo"

Albergo diffuso: la proposta salva – Borgo
di Valerio Andreozzi



Lo stato generale di degrado e abbandono in cui versa il Borgo medioevale, insieme alle spiacevoli
e spesso illegali situazioni che vi si creano all’interno, sono problemi che vanno affrontati partendo
dalla radice.

L’adozione di provvedimenti come periodici controlli delle forze dell’ordine e regolamenti per
le attività aperte in orario notturno, sicuramente migliorerebbero la situazione. Occorrerebbe però
fare uno sforzo affinché tali provvedimenti non abbiano una efficacia di breve durata, e si potrebbe
pensare di affiancarli a proposte di riqualificazione importanti e incisive.


È indispensabile valorizzare il centro storico anche di giorno. Si è parlato di crearvi dentro una
cittadella Arts and Crafts, con botteghe artigianali di mestieri e prodotti enogastronomici tipici;
idea bellissima, ma che rimarrà soltanto tale se non si crea il contesto adatto a una sua fruizione.

Una proposta, per far sì che ci sia questo contesto, è quella di creare un modello di ospitalità
originale e di sviluppo turistico per il borgo.

Mi riferisco all’ “albergo diffuso”, una forma di ricettività turistica che si è rivelata particolarmente
adatta per valorizzare borghi e paesi con centri storici di interesse artistico ed architettonico.

Gli ospiti potranno contare su tutti i servizi alberghieri (reception, assistenza, ristorazione, spazi
e servizi comuni per gli ospiti, ecc.) che saranno localizzati in una struttura centrale, mentre
alloggeranno in case e camere che distano non oltre 200 metri l’una dall’altra, dislocate all’interno
del borgo medievale.

L’albergo diffuso è un modello di sviluppo del territorio che non incide sull’ambiente: non è
necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare, ristrutturare e mettere in rete
quello che esiste già.

La realizzazione di tale proposta si rileva particolarmente adatta per valorizzare il centro storico
di Nettuno, che è di grande interesse storico, artistico e architettonico. Si potrà così recuperare il
borgo dallo stato di abbandono ed aumentare la ricettività turistica senza nuove costruzioni: è una
concreta possibilità di rilancio dell’economia nettunese e della vita nel borgo.

E’ chiaro che la collaborazione con l’ amministrazione comunale sarà fondamentale per il successo
dell’intervento; essa si dovrà attivare per promuovere l’iniziativa e snellire gli aspetti procedurali
e burocratici a cui andrà sottoposto il progetto di recupero. Questo è importante perché a volte le
barriere burocratiche diventano insuperabili per i tempi imprenditoriali richiesti.

Naturalmente, altrettanto necessaria, sarà la disponibilità dei privati ad aderire all’iniziativa e a
credere nelle possibilità che uno degli scorci più belli della costa tirrenica ha, forse, ancora molto
da offrire.