dalla Redazione
“Il Movimento Con la Gente per Nettuno è nato per sottolineare ciò che non va, ma soprattutto per dire ciò che vogliamo fare”. Parole che Carlo Eufemi associa alla vocazione del Movimento che si è mosso in questi mesi nell’esclusivo interesse dei cittadini, per costruire una comunità “coesa, laboriosa, competitiva e propositiva”.
“Nettuno ha vissuto un lento e costante declino negli anni,
a volte pare abbia perso la propria identità, appare sempre più come la lontana
periferia dimenticata della metropoli”.
Il riferimento delle parole di Carlo Eufemi è diretto al
degrado urbano, ai servizi scadenti, all’inadeguatezza delle scuole, ai
trasporti inefficienti, alle periferie abbandonate, all’assenza di un piano urbano di sviluppo che guardi al
futuro, a tutte le opere che rischiano di rimanere incompiute.
Processo che negli ultimi tempi è stato denotato dalla
mancanza di una visione organica dei problemi della città, come la necessità di
rielaborare il piano degli arenili, l’abusivismo commerciale all’interno del
borgo e il problema delle scuole “insicure, dove la manutenzione è ridotta ai
minimi termini e che non sono rimaste per molti mesi prive di un assessore nominato
che se ne occupasse”.
L’intervento di Eufemi non ha risparmiato critiche sulla
situazione della sanità che, a livello locale, rischia di essere inglobata in
una logica 'albanocentrica' “che toglie i servizi sanitari di base, in una città
che necessita quantomeno delle attività di primo soccorso e di ambulatoriali
funzionanti”.