venerdì 7 giugno 2013

Eufemi in una lettera aperta: “Per fare campagna elettorale si specula sul dolore privato”

E’ incredibile!

Per fare campagna elettorale si specula persino sul dolore privato, rievocando a modo di parte vicende e fatti accaduti più di 20 anni fa.

Ho letto quanto avrebbe scritto Francesca Denni (il volantino non è firmato) e non ho parole, ma non gliene voglio. Capisco la condizione psicologica e il fatto che lavora in un contesto che non rende del tutto libero il pensiero.

Ma i fatti non stanno così. In quegli anni, 1992 e precedenti, fui l’unico amministratore che decise di opporsi alla folle prepotenza di Claudio Menna. Per questa ragione, in quanto sotto minaccia, fui sottoposto a tutela personale.

In quella tragica mattina il 7 ottobre 1992 negai ancora una volta i soldi a Menna e accadde ciò che non sarebbe accaduto se le Istituzioni avessero fatto sempre ciò che avevo deciso di fare io: opporsi alla prepotenza. 

Non ho mai dimenticato ciò che mi sussurrò Francesco Denni sul letto di ospedale: “Assessore, tu hai fatto solo il tuo dovere”. Credo che sia un’offesa alla Sua memoria asserire il contrario.

Nei giorni successivi alla Sua morte mi prodigai anche per tutti i familiari, fino a quando, poche settimane dopo, mi dimisi da Assessore e Vice Sindaco e non ebbi più alcun ruolo per poter intervenire. Questa vicinanza mi fu testimoniata anche dall’affetto che mi riservò Sesa, sua figlia che, insieme al fidanzato, passò il Capodanno a casa mia e mi invitò poi al suo matrimonio.

Mi dispiace di aver dovuto precisare queste cose. Allego anche alcuni documenti e giornali dell’epoca anche se fa male attualizzare dolori così grandi.

Non devo giustificarmi di nulla.

Sono sereno con la mia coscienza e davanti al Signore.

Trovo incivile che il Comitato di Chiavetta continui la campagna elettorale con tali argomenti e che i suoi ultras continuino a sfornare volantini diffamatori e oltraggiosi, tra l’altro senza firma e con fatti totalmente inventati.

Anche oggi ho sporto querela. E continuerò a farne sperando che la giustizia faccia il suo corso. Lo dico con grande serenità. In questo momento per me non è prioritario fare il Sindaco di Nettuno.
E’ invece prioritario liberare e disinfestare la Città da tutti gli imbroglioni e mascalzoni che l’hanno resa infetta.

Lo farò con tutte le mie forze, qualsiasi ruolo avrò.

Carlo Eufemi