martedì 25 settembre 2012

Parliamone Insieme: Una città "Normale"



Una città "Normale" 
Nettuno deve tornare alla normalità 
e puntare seriamente sulla crescita

di Stefano Tocci 

Questa città ha bisogno di raggiungere due obiettivi primari: tornare alla normalità e avere come missione la ricerca costante della crescita.  I due obiettivi viaggiano di pari passo e contribuiscono, se realizzati, a farci uscire da un tunnel dove c'è solo buio.

Normale è avere risposte immediate e certe da parte della macchina amministrativa, si tratta di un diritto del cittadino.
Normale è rendere pulita e presentabile la città, pulito il mare, più fruibili i pochi arenili liberi.
Normale è pretendere che la casa comunale sia un palazzo di vetro trasparente.
Normale è lasciare gli interessi personali fuori dalla porta e amministrare per il solo bene della città.
Normale è porsi il problema dell'assistenza ai più anziani e bisognosi, e partecipare anche alle
decisioni regionali che in qualche maniera possano incidere sull'assistenza ospedaliera e domiciliare. 
Normale è l'integrazione delle periferie.

Anormale è fare scelte urbanistiche dettate dagli interessi di pochi, troppo spesso i soliti.
Anormale è giustificare scelte urbanistiche nascondendole dietro la frase: "la città che da trent'anni attende risposte".

In un momento come questo diventa difficile parlare di crescita, ma sono convinto che il territorio e la sua ubicazione possano aiutare il processo. La "r" di routine porta alla morte della città. Chi non si rinnova e non rilancia, non solo non aiuta la città, ma non crea neanche possibilità di sviluppo economico. Ecco. Rilanciarereinventareridistribuireriacquistarerivalutareridefinire.

La vocazione turistica ci deve far guardare oltre i nostri confini. Potremmo creare occasioni di sviluppo con i comuni del litorale, o intercettare le bellezze naturali della nostra città e della sua storia. Nel mantenimento degli attuali livelli occupazionali andiamo a trattare con il ministero della Difesa per aumentare la nostra offerta di spiaggia.

Cerchiamo soluzioni alternative e innovative alla viabilità con l'intento di favorire il flusso e permettere ai cittadini e non, di meglio fruire dei servizi offerti, e ai commercianti di poter avere un incremento di clientela. I beni comuni vanno messi a reddito, nella convinzione che gli stessi appartengono alla cittadinanza e non ai soliti pochi.  È giusto remunerare chi investe nella città, ma è altrettanto giusto che venga remunerata la città e i cittadini anche a livello occupazionale.

La remunerazione, il rilancio, la rivisitazione, la ricerca di soluzioni innovative per creare reddito e occupazione reale e duratura.