“Non si governa
una città dicendo a tutti che tutto è possibile. Governare una città vuol
dire anche darsi delle regole, riconoscere dei doveri. Governare una città non
significa dire 'sì' a tutto perché si spera nei consensi elettorali. Governare
significa anche avere la capacità di dire 'no' quando 'no' va detto. Sono quei
'no', che aiutano a crescere. E' così che cresce una comunità".
Con queste parole
Eufemi ha sottolineato uno dei suoi più fermi "credo" politici: "Regole
certe e uguali per tutti" e ha poi ribadito l'impegno personale e
dell'intera coalizione per far nascere una nuova Nettuno: "Siamo in
campo più di prima, più stimolati di prima e più vogliosi di prima per
perseguire il nostro obiettivo straordinario di far rinascere Nettuno. Con me
ci sono 144 candidati, centinaia di volontari, tanti giovani e donne, tutta
gente per bene che non vuol essere messa in discussione”.
“Sono state
giornate di grande amarezza per me - ha proseguito - mi sono
chiesto se valeva la pena fare tutto ciò in un campo di gioco diventato
inagibile. Vi confesso che ho avuto il mio momento di debolezza, come si deve a
tutti coloro che hanno sangue caldo e pulito, vista l'impotenza delle
istituzioni e l'irresponsabilità del primo cittadino. Domenica mattina ho
ritenuto di andare a trovare i miei genitori, insieme a un caro amico, di
quelli dileggiati da questa campagna diffamatoria. Sono stato a trovare mia
mamma, che fa parte dei nettunesi sfollati in tempi di guerra e che ha vissuto
peripezie incredibili per tornare a Nettuno. Sono andato a trovare mio papà,
conosciuto qui per la sua libreria, perché ha dato modo ai nettunesi di
studiare, visto che a chi non poteva comprare i libri o non li faceva pagare o
glieli dava a rate. Tante famiglie come la mia non vogliono che venga ferito
l'orgoglio, il nome, la tradizione di una intera città. Meritano perciò una città
migliore, civile, coesa, pacifica, dove si restituisca alla parola 'politica'
il senso più nobile del suo significato”.
"C'è un
popolo straordinario a sostegno di questa sfida: per cambiare Nettuno, per
dargli una visione di una città nuova e funzionante, per ridare nobiltà alla
parola politica. So che c'è molto da fare. Prima di tutto i cittadini, che
hanno il diritto di essere ascoltati e ricevuti, senza quei filtri di
personaggi inquietanti che abbiamo potuto vedere in questi anni. Nella città
legalità e libertà devono essere due facce della stessa medaglia. Non esiste
libertà senza rispetto delle regole e non esiste legalità senza cittadini
liberi. Vogliamo il riscatto della nostra Nettuno, che soffre da troppo tempo e
che può tornare un fiore all'occhiello. Vogliamo una città di cui essere fieri.
E' per questo motivo che questa campagna elettorale sarà una cavalcata
straordinaria con tutta la gente che non ha mai mancato di dimostrarmi
l'affetto per cambiare Nettuno. Vogliamo cambiare Nettuno, farla rinascere,
dimostrare che siamo fieri di questa città e governare per essere a
disposizione di tutti, nessuno escluso".