giovedì 16 maggio 2013

Ridurre le tasse per incentivare l’economia locale si puó! Ecco cosa proponiamo

La Giunta Chiavetta ha applicato aliquote e tariffe tra le più alte d’Italia per finanziare spese inutili e sprechi. Siamo convinti che si debba applicare una consistente riduzione delle tasse e per questo abbiamo messo a punto delle proposte che, siamo certi, potranno aiutare commercianti, artigiani, imprese e nuclei familiari.

Gli Enti Locali sono in difficoltà, considerata la situazione economica generale – afferma Carlo Eufemiperò a Nettuno di sprechi e spese inutili ce ne sono state tante. Noi intendiamo riversare quest’attenta valutazione delle spese verso la riduzione delle tasse di competenza comunale per incentivare l’economia locale”.

Noi proponiamo:
  • Abolizione dell’IMU sulla prima casa (in linea con l’iniziativa nazionale del PdL).
  • Riduzione del 40% dell’IMU sugli altri immobili: seconde case, terreni e fabbricati relativi a imprese commerciali, per le arti e per le professioni (ad esempio studi professionali) dall’attuale 0,99% al 0,60%.
  • Riduzione per immobili affittati e nuovi fabbricati invenduti del 50% (dall’attuale 0,99% allo 0,50%).
  • Estensione delle agevolazioni e delle esenzioni previste dalla legge per TARSU e per TARES.
  • Abbattimento delle tariffe COSAP (occupazione permanente e temporanea suolo pubblico): taglio del 50%, con ulteriori agevolazioni, per chi garantisce la manutenzione delle aree pubbliche che occupa; snellimento delle procedure e nessun costo per istruttorie tecniche; riduzione delle sanzioni attualmente a livelli da usura; revisione delle rendite catastali (abbattimento del 30%).

È possibile realizzare tutto questo attraverso un attento sistema di tagli e di eliminazione degli sprechi e delle spese superflue:

  • Taglio del 50% delle indennità del Sindaco e degli Assessori.
  • Abolizione di tutti rimborsi spese di qualsiasi natura non previsti per legge.
  • Eliminazione dei cellulari di servizio (esclusi i servizi di emergenza e protezione civile).
  • Riduzione drastica dei superstipendi appannaggio esclusivo delle dirigenze privilegiate.
  • Eliminazione delle consulenze esterne inutili.
  • Attento recupero dell’evasione tributaria.
  • Ricontrattazione delle tariffe di gas, luce, telefonia fissa di tutte le utenze intestate al Comune.
  • Taglio delle spese superflue di 1 milione di euro l’anno (feste, eventi, 150.000 euro per “festival dell’horror”, ecc.).